Merletti e trine erano certamente più presenti nell’abbigliamento femminile di qualche secolo fa, questo non vuol dire però che siano andati in disuso. Il pizzo si ripresenta ciclicamente come un elemento caratteristico delle collezioni moda e, infatti, negli ultimi anni si è assistito ad un suo prepotente ritorno sia nell’abbigliamento, sia nel settore calzaturiero.
Nato come materiale dedicato all’abbigliamento elegante e raffinato, oggi lo ritroviamo sempre più integrato e mixato con altri materiali per la realizzazione di capi tipicamente casual o sportivi come i jeans o le felpe. Questo avviene anche per le calzature: se infatti ancora oggi il pizzo è utilizzato per realizzare décolleté o ballerine (le scarpe che più i tutte utilizziamo per cerimonie ed eventi importanti), è anche vero che lo si può trovare sempre più anche sulla tomaia di scarpe casual come le sneakers o le espadrillas.
A prescindere da dove si trovi questo materiale, per poterlo usare al meglio, è inoltre importante chiarirsi le idee in merito alla definizione di pizzo: in generale i dizionari lo definiscono un manufatto leggero e trasparente a motivi ornamentali costanti, derivante da una lavorazione artigianale (a uncinetto, ad ago, ecc.) oppure prodotto industrialmente con moderne macchine tessili, tradizionalmente usato per decorare tende, tovaglie, biancheria, indumenti femminili.
Il pizzo è, quindi, un prodotto tessile più o meno prezioso a seconda del tipo di lavorazione o di filato utilizzati. Ciò che è certo è che si tratta sempre di un materiale delicato e, pertanto, da curare con qualche attenzione in più per evitare di sciuparlo.
Questo è ancor più vero se il pizzo è utilizzato sulle calzature, cioè se è presente come decorazione o come materiale prevalente della tomaia come nel caso delle sneakers in pizzo Superga, Converse, Vans, tanto di moda negli ultimi anni.
Che si tratti di scarpe eleganti o delle nostre sneakers, se abbiamo scelto un paio di scarpe in pizzo dovremo quindi dedicar loro delle attenzioni particolari, diversificate a seconda che del colore.
Come lavare scarpe in pizzo bianche
Il bianco è un colore molto amato, soprattutto nelle sneakers, ma è anche quello che si sporca più facilmente! Il lato positivo è però che, grazie all’assenza del colore, si possono usare anche prodotti sbiancanti, come la candeggina o i prodotti che contengono ossigeno attivo (ne sono degli esempi il classico Napisan e altri smacchiatori).
E’ vero che se la tomaia delle nostre scarpe è in pizzo dovremo usare un po’ più di riguardo ma, con la giusta attenzione, il risultato è assicurato. Se vi state chiedendo come lavare le Superga bianche o le Converse bianche ecco i passaggi da seguire per una pulizia ottimale:
- Procedere alla pulizia della suola utilizzando uno sgrassatore spray, da passare con un batuffolo di cotone e, per una pulizia più profonda, ripassare con una spazzolina. Naturalmente si dovrà poi risciacquare la suola con dell’acqua, magari aiutandosi con una spugnetta.
- Una volta eliminati tutti i residui di sporco dalla suola, si potrà procedere alla pulizia della tomaia. Questa dovrà essere spazzolata per eliminare la polvere e, quindi, bagnata delicatamente immergendo la calzatura a testa in giù in un recipiente di acqua tiepida.
- Sempre utilizzando una spazzolina si potrà cospargere la tomaia di un detergente delicato. Andrà benissimo anche un semplice bagnoschiuma se lo sporco non è eccessivo, da sciacquare via sempre immergendo le scarpe in acqua tendendo fuori la suola.
- Se sul pizzo sono presenti macchie gialle o ostinate, si potrà trattare la zona interessata con qualche goccia di candeggina delicata, da risciacquare non appena sarà evidente l’effetto sbiancante. Pulire le scarpe bianche con la candeggina è sempre possibile, ma nel caso del pizzo bisognerà limitare l’uso di questo prodotto allo stretto indispensabile.
- Una volta riportata la tomaia al bianco originale, dovremo posizionare le scarpe in un luogo in cui possano asciugare velocemente ma senza esposizione diretta al sole o a fonti di calore troppo forti. Si può anche optare per un’asciugatura delicata con il phon.
Lo stesso trattamento può essere effettuato anche su décolleté, ballerine o mocassini in pizzo, sempre stando attente a non immergere nell’acqua tacco e suola, sia perché potrebbero rovinarsi, sia perché c’è il rischio che trasferiscano del colore sulla tomaia.
Come lavare scarpe in pizzo colorate
Se abbiamo scelto di acquistare scarpe in pizzo colorato le operazioni di pulizia dovranno essere eseguite con maggior attenzione e, comunque, senza utilizzare in alcun modo prodotti aggressivi.
La procedura da seguire è quella già descritta sopra, con la differenza che non si potranno usare candeggina o sbiancanti che potrebbero compromettere la solidità del colore.
Nel pulire la suola, nel caso di scarpe in pizzo colorate, dovremo evitare di spruzzare il prodotto direttamente sulla scarpa in quanto il rischio che qualche goccia finisca sulla tomaia andando a scolorirla, è troppo alto.
Periodicamente le sneakers avranno bisogno di essere pulite anche all’interno, per evitare la formazione di cattivi odori. Se il tessuto è semplicemente ricamato o traforato potremo procedere con un lavaggio delicato in lavatrice, se invece si tratta di vero e proprio pizzo, sarà meglio optare per un lavaggio a mano, in acqua tiepida, ma senza lasciare le scarpe in ammollo. Il pizzo tende a sfaldarsi o sformarsi se rimane immerso troppo a lungo nell’acqua.
In conclusione, le scarpe in pizzo richiedono solo qualche piccola attenzione in più durante le operazioni di pulizia, niente che debba scoraggiarne l’acquisto o l’utilizzo.