Che alla base ci sia un abuso di tacchi alti o una predisposizione individuale, l’alluce valgo è un disturbo estremamente fastidioso, che può compromettere in modo serio la mobilità o che, nel migliore dei casi, impedisce soltanto di indossare le calzature che si amano e di esibire il look desiderato, perché il proprio gusto personale in fatto di moda viene sacrificato in nome della comodità.
Più di un terzo delle donne sono affette da questa patologia deformante: si tratta della tendenza dell’alluce a deviare verso le altre dita, fino a formare una protuberanza laterale che, pian piano, si gonfia per l’infiammazione e diventa dolorante. Questo disturbo, chiamato alluce valgo, tende a peggiorare col tempo, arrivando a rendere difficoltosa la mobilità e quasi impossibile l’indossare delle normali calzature.
Le cause possono essere diverse: si dice che l’uso prolungato di scarpe con i tacchi alti e la punta stretta, costringendo l’avampiede in una posizione scomoda e innaturale, con un carico eccessivo del peso del corpo sulla parte anteriore della pianta, finiscano col far deviare la base dell’alluce verso l’esterno, creando quell’effetto borsa arrossata e dolorante.
E’ però vero che anche su persone che non hanno mai costretto i propri piedi su tacchi altissimi o dentro scarpe a punta può manifestarsi l’alluce valgo. A volte, già da bambini, può evidenziarsi una particolare forma della pianta del piede, detta piede piatto o piede valgo, alla quale corrisponde una postura scorretta e una distribuzione del peso non equilibrata, che possono, nel tempo, provocare la formazione dell’alluce valgo. In questi casi si parla di predisposizione individuale alla patologia.
In un caso e nell’altro la principale conseguenza è la difficoltà a calzare scarpe di tipo classico, con dolore che si manifesta anche nell’indossare delle semplici pantofole, a causa del rigonfiamento della base dell’alluce che tende a sfregare contro la parte interna della tomaia, aumentando l’infiammazione e, quindi, il dolore.
Cosa fare quando si scoprono i sintomi dell’alluce valgo
Quando si evidenziano i primi sintomi dell’alluce valgo è bene, oltre che rivolgersi immediatamente a uno specialista ortopedico, adottare dei correttivi.
Se l’ortopedico individua le caratteristiche del piede valgo nel bambino, è bene farsi consigliare sul tipo di scarpe da fargli indossare: esistono scarpe specifiche per il piede valgo nel bambino o, se si preferisce, dei plantari specifici da inserire dentro qualunque scarpa. Da notare che marchi di calzature per bambini come Primigi o Chicco realizzano i loro modelli con plantare estraibile e, quindi, sostituibile con uno personalizzato.
Per gli adulti si possono utilizzare dei dispositivi medici che, in modi diversi, possono aiutare a ridurre il disturbo e prevenire l’insorgere della metatarsalgia (o borsite), tra i quali:
- Tutori dinamici che correggono la posizione dell’alluce e proteggono dallo sfregamento mentre si indossano le calzature;
- Divaricatori in silicone che separano l’alluce dalle altre dita e che si possono indossare anche dentro delle scarpe ampie;
- Guaine in tessuto elastico, con dentro cuscinetti di silicone, per prevenire lo sfregamento della parte infiammata;
- Dispositivi rigidi da indossare la notte per correggere la deformazione.
In linea generale si può affermare che il tutore per l’alluce valgo funziona, soprattutto se indossato durante tutto il giorno.
Calzature specifiche per l’alluce valgo
Una soluzione, anche se non economica, può essere il ricorrere a dei laboratori di ortopedia per la realizzazione di calzature personalizzate: queste seguiranno alla perfezione la forma del piede e avranno dei plantari specifici per correggere il posizionamento scorretto dell’avampiede e delle dita.
Il costo di queste calzature si aggira intorno ai 120/160 euro ma, considerato che ne saranno necessarie diverse paia a stagione, può sembrare una spesa eccessiva, anche perché quelle saranno le uniche scarpe che si potranno indossare. E’ di questo tipo di calzatura che si parla quando si fa riferimento a scarpe Emma o Tosca o Hallux Valgus.
Una soluzione che garantisce un miglior rapporto qualità prezzo è la realizzazione di plantari, sempre personalizzati, ma che potranno essere inseriti in diversi tipi di calzature. L’importante è che le scarpe siano ampie, a pianta larga e che, di base, abbiano un plantare estraibile; queste scarpe sono predisposte per la sostituzione dei plantari con quelli ortopedici fatti su misura.
Sono tanti i marchi di livello medio-alto che producono linee di calzature standard ma con plantare estraibile, facilmente adattabili alle esigenze di chi soffre di alluce valgo o di altre patologie delle articolazioni del piede.
In questo modo non si dovrà rinunciare a indossare le scarpe che più piacciono, anche se, certo, non saranno più ammissibili décolleté col tacco a spillo o stivaletti a punta! Via libera, invece, a stivali con punta ampia, pianta larga e tacco tra i 3 e i 5 centimetri, décolleté in pelle morbida con tacco medio, sandali colorati, glam o sportivi, come i Birkenstock.
Tra i marchi che offrono un’ampia gamma di modelli con plantare estraibile troviamo Melluso e Valleverde, distribuiti in farmacia e nei migliori negozi di calzature, con prezzi che vanno dai 90 ai 200 euro circa. Questi marchi offrono la possibilità di scegliere tra modelli sicuramente comodi ma anche eleganti e formali quanto basta se si deve presenziare in una cerimonia o, comunque, se l’ambiente lo richiede.
Le caratteristiche necessarie in una scarpa per l’alluce valgo
In ogni caso, le scarpe giuste per l’alluce valgo devono possedere queste caratteristiche:
- pianta larga;
- punta arrotondata;
- suola morbida con plantare anatomico;
- adeguato sostegno del plantare alla pianta del piede;
- tacco sopra i due centimetri e sotto i 5, per consentire il corretto carico del peso del corpo con distribuzione equa tra tallone e avampiede.
Difficilmente queste caratteristiche saranno riscontrabili nelle ballerine, neanche in quelle più morbide; alluce valgo e ballerine non vanno d’accordo!
Discorso a parte meritano le calzature antinfortunistiche, il cui utilizzo è obbligatorio in alcuni ambienti di lavoro. Essendo particolarmente rigide, queste scarpe possono risultare molto difficili da calzare per chi soffre di alluce valgo. Anche in questo caso, però, è possibile reperire modelli più ampi, da indossare con plantare specifico e tutore con cuscinetti in silicone.
Principali marchi di scarpe per l’alluce valgo
In rete, ed anche su Amazon, è presente un’ampia gamma di calzature per chi soffre di alluce valgo: i principali marchi che realizzano modelli specifici sono:
- Hergos: propone tanti modelli di pantofole, sandali ampi, ma anche stivali e stivaletti dalla linea davvero accattivante;
- Sabatini: realizza modelli con plantare estraibile e chiusura a strappo, quindi facili da indossare e adattabili ai plantari personalizzati;
- Valgostop: realizza calzature specifiche per l’alluce valgo, in particolare sandali, con apposito supporto per l’alluce, che lo tiene distanziato dalle altre dita. In alcuni casi si tratta proprio di infradito con il tutore o divaricatore integrato che coprono e proteggono l’alluce.
Se dovesse rendersi necessario ricorrere alla chirurgia, cosa inevitabile nei casi più gravi e in presenza di deformazioni che compromettono mobilità ed equilibrio, dopo l’intervento sarà necessario utilizzare calzature specifiche per l’alluce valgo per un certo periodo, o plantari o tutori che attutiscano pressione e sfregamento all’interno delle scarpe. L’intervento è spesso risolutivo e, sia a livello funzionale che estetico, il piede riprenderà la sua linea regolare. Naturalmente sarà bene non scordare quanta sofferenza questo disturbo abbia potuto provocare e, pertanto, evitare di cadere nella trappola dei tacchi altissimi o delle punte strette!
In conclusione, qualunque sia la soluzione che si sceglie di adottare per far fronte ai fastidi (a volte insopportabili) dell’alluce valgo, è importante tener presente che le scarpe devono garantire sempre una postura corretta, una posizione naturale del piede e delle sue dita, una distribuzione equilibrata del peso del corpo sull’arco plantare.
Perché prevenire è sempre la cosa migliore!