Immaginare che le scarpe ballerine derivino dalle calzature utilizzate dalle danzatrici, è fin troppo semplice, ciò che non è così scontato è invece come siano nate, grazie a chi e per accontentare quale esigenza.
E già, perché come spesso accade, anche in questo caso, le ballerine nascono come risposta ad una necessità.
Come nascono le ballerine?
Siamo nel 1700, la danza è un’arte riservata ai nobili, che
si svolge all’interno delle corti dei re. Non si tratta però del balletto che
conosciamo, quanto piuttosto di una danza a terra, che non prevede evoluzioni o
salti. Ai piedi dei ballerini troviamo delle scarpe con tacco. Non ci vuole
molto a capire che quel tipo di calzatura limita i movimenti. La prima però che
osò modificare le proprie scarpette da ballo, andando appunto a rimuovere il
tacco, fu
Marie Camargo, una danzatrice francese. Da quel giorno in poi,
progressivamente, tutti i ballerini cominciarono a volere abiti più leggeri e
scarpe più comode. Nonostante le limitazioni e le problematiche che i tacchi
affliggevano, si tratta comunque di un cambiamento abbastanza lento, che
diventa definivo solo all’inizio del ‘900 grazie a quelle che saranno poi
considerate le marce di riferimento per le scarpe da danza.
Gli inventori della scarpa ballerina
Ma chi è stato quindi ad inventare la ballerina?
C’è chi direbbe senza alcun dubbio “Repetto”, chi invece, per un’associazione più che lecita, collega le scarpe ballerine a nomi di grandi attrici degli anni ’50, la storia di queste iconiche calzature è però un po’ più complessa.
Come abbiamo già accennato, le ballerine nascono da un’esigenza: la necessità dei ballerini di avere ai piedi delle scarpe comode. Se è vero che spesso la nascita della ballerina è affibbiata al marchio Repetto, in realtà il primo calzolaio che, spinto appunto dalle richieste delle ballerine di Sidney, realizzò delle scarpe da danza senza tacco, fu Jacob Bloch, calzolaio russo trasferitosi in Australia intorno al 1930.
Ad onor del vero, se questo nome non ti è familiare quanto “Repetto”, un motivo c’è: quelle che vengono costruite in questi anni non sono ancora delle vere e proprie ballerine, ma piuttosto delle scarpe da danza migliorate che permettono alle danzatrici di ballare con meno limitazioni.
E Repetto quindi?
Repetto nasce una decina di anni dopo, precisamente nel 1947, dall’intuito di Rose Repetto, madre del ballerino e coreografo Roland Petit. La prima ballerina è indossata proprio da lui che, allo scopo di migliorare le proprie prestazioni artistiche, chiese alla madre di realizzare una scarpa completamente piatta, con rinforzi in modo che potesse essere resistente ma, allo stesso tempo, scollata sul collo del piede, in maniera tale da essere flessibile e lasciar libero il piede di muoversi senza problemi. Nasce così la ballerina!
Le prime “donne da ballerina”
La diffusione delle scarpe ballerine si deve a tre importanti donne che, in quegli anni, vivevano un grande successo. Stiamo parlando di Brigitte Bardot, Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy.
Se, infatti, nel mondo della danza, le ballerine cominciarono a diffondersi già all’inizio degli anni ’50, per tutto il resto delle ragazze in questi anni le scarpe per eccellenza erano ancora quelle con tacco alto e chiusura a “t” (le dècolletè t-strap). A portare le ballerine al successo, anche fuori dai teatri, ci pensò in primis la ballerina classica, più conosciuta però come attrice, Brigitte Bardot. Stanco delle solite scarpe alte, fu infatti proprio lei che chiese a Rose Repetto di realizzarle delle ballerine adatte ad essere indossare nella vita di tutti i giorni. Detto, fatto! Bastò indossarle nel film “E Dio creò la donna” E sul red carpet del Festival di Cannes per farle diventare le scarpe più richieste da tutte le ragazze.
A consolidarne il successo, un anno dopo le vediamo indosso anche all’attrice Audrey Hepburn nel film “The Funny Face” cosa che, inconsapevolmente, oltre a favorire la diffusione di questo tipo di calzatura, stava anche gettando le basi di quello che più avanti sarà definito look alla parigina.
La prima sostenitrice delle ballerine oltreoceano fu invece Jacqueline Kennedy che amava sottolineare la sua eleganza abbinando ballerine e foulard.
Oggi le ballerine rappresentano uno dei modelli di scarpa femminile più versatili. Le indossiamo tutte, fin dalla più tenera età. Certo, c’è chi continua ad indossarle anche da adulta e chi, invece, crescendo decide di abbandonarle preferendo modelli con i tacchi, quel che è certo però è non esiste scarpa migliore per essere elegante e comoda! Abbinata ad un paio di jeans, ad un tailleur, ad una gonna o un vestito, queste scarpe flat stanno davvero bene con tutto. Per poterle abbinare al meglio, facendo una scelta che prenda in considerazione soprattutto il tuo fisico, ti consigliamo di leggere anche “I pro e i contro delle ballerine”; grazie a questo articolo potrai infatti capire quali sono i migliori modelli per te e anche grazie a quali “trucchetti” potrai trarre il massimo da questa scarpa.